Vi presento la mia prima (e per il momento unica) striscia a filet! L'ho creata ancora nel mese di giugno, nei ritagli di bel tempo, accanto alla fontana dei pesci nel cortile del collegio, come gli altri centrini di cui avevo parlato qualche tempo fa (e che sono ancora da finire). Solo ora però l'ho stirata e messa in opera, e questo è il risultato:
venerdì 27 luglio 2012
mercoledì 25 luglio 2012
Mughetto
Piccola perenne rizomatosa, originaria dell'Europa e dell'asia, dove è
diffusa nei boschi di pianura e di media collina. I rizomi carnosi si
sviluppano allargandosi poco profondamente, ognuno di essi produce due
foglie lanceolate, larghe ed erette, leggermente carnose, di colore
verde, solcate da venature poco profonde; sottili stoloni si dipartono
da ogni rizoma, dando origine a piccole colonie di piante, abbastanza
fitte. In primavera inoltrata tra le due foglie si sviluppa un sottile
fusto eretto, che porta alcuni fiorellini di colore bianco, a forma di
campanula, intensamente profumati; presentano sei piccoli lobi,
ripiegati verso l'esterno del fiore; in estate ai fiori seguono piccoli
frutti tondeggianti, di colore rosso, che contengono alcuni semi scuri. I
mughetti sono molto diffusi nei giardini per la loro fioritura, che si
protrae per alcune settimane; molto utilizzati nella cosmetica, i
mughetti sono però velenosi in ogni loro parte.
Rosa centifolia
La Rosa centifolia con i suoi fiori a mazzo, fitti di petali rosa, è
coltivata da tempi antichissimi. È una creatura antica, o se preferiamo
storica, dato che già lo studioso greco Erodoto, vissuto nel V secolo
a.C., la cita nella descrizione del giardino di Re Mida. Anche Plinio il
Vecchio, nel I secolo d.C., riferisce che a Paestum, si coltiva una
rosa molto profumata e con così tanti petali da aprirsi con una certa
difficoltà. Per qualche tempo poi, almeno in Italia, non ne parla più
nessuno e bisogna attendere la seconda metà del `300 per ritrovarla
descritta anche nei testi di autori inglesi, come Choucer, l’autore dei
“Racconti di Canterbury”, che la cita come “Rosa del Rodano”. Il nome
deriva da quello del fiume che scorre nella regione della Francia da cui
probabilmente proviene. Questo spiegherebbe perché, in epoca
successiva, è stata chiamata “Rosa di Provenza”.
Weigela Florida
La Weigela florida è un arbusto deciduo da fiore originario del
Giappone. È adatta sia come pianta per un'aiuola mista che come singolo
esemplare.
La Weigela florida cresce fino a 6-9 metri. Ha una forma arrotondata con rami che raggiungono il suolo. Ha la corteccia di colore grigio-marrone e foglie di forma ovale medio-verdi, che tendono al bruno durante il periodo della caduta. Spoglia durante l'inverno, fiorisce in tarda primavera, producendo abbondanti fiori a forma di imbuto o campana rosa o bianchi.
La Weigela florida predilige il pieno sole o l'ombra parziale e tollera una vasta gamma di tipi di terreno, purché ben drenato. Si raccomanda la potatura dopo la fioritura per evitare che assuma un aspetto incolto.
La Weigela è una pianta che ben sopporta lo stress urbano e l'inquinamento. Si trapianti facilmente e non richiede una eccessiva manutenzione.
Elleboro
I fiori dell'elleboro sono formati da 5 sepali che sono diversamente colorati ed assumono spesso un aspetto petaloide. Questi sepali circondano e proteggono dei nettari che derivano dalla trasformazione dei veri petali.
Il genere, che da il nome a una delle tribù delle Ranuncolaceae, quella delle Helleboreae, comprende circa 30 specie erbacee perenni, alcune con radici rizomatose, con fioritura invernale o ai primi tepori primaverili, con fiori di vari colori.
Pianta molto velenosa, sia per ingestione che per uso esterno! (ma questa qui che ho fatto io è del tutto innocua)
lunedì 23 luglio 2012
Portatovaglioli
Ciao dalla montagna! Sono scappata dal caldo e dalla pigrizia della pianura per poter studiare con tranquillità e al fresco... Ma mi sono portata via quasi tutto il necessario per sferruzzare.
Proprio oggi, dopo pranzo, mi sono messa a fare un paio di portatovaglioli, perché una volta sì e una volta anche chiedo "ma questo è mio o è tuo?" e poi "boh!". E così adesso non ci saranno più dubbi :-)
Proprio oggi, dopo pranzo, mi sono messa a fare un paio di portatovaglioli, perché una volta sì e una volta anche chiedo "ma questo è mio o è tuo?" e poi "boh!". E così adesso non ci saranno più dubbi :-)
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